Copertina - Il lavoro autonomo degli immigrati tra processi di sostituzione e di mobilità sociale
Il lavoro autonomo degli immigrati tra processi di sostituzione e di mobilità sociale
Cartaceo €
Descrizione
Da oltre quindici anni l’occupazione di artigiani e commercianti, la forma di lavoro indipen-dente tradizionale più diffusa in Italia, è in netta riduzione. Il declino interessa però solo i lavoratori nativi poiché il lavoro autonomo degli immigrati è notevolmente aumentato. Ma non si tratta dell’affermazione di economie etniche e di enclave poiché gli immigrati rilevano spesso attività autonome, poco qualificate e poco redditizie, che i nativi abbandonano, non di rado per la difficoltà della successione generazionale. Utilizzando i microdati della Rileva-zione sulle forze di lavoro dell’Istat e il modulo ad hoc sulle condizioni del lavoro indipendente del 2017, l’articolo analizza il lavoro autonomo degli immigrati evidenziando come la sua espansione sia concomitante al declino del lavoro autonomo e imprenditoriale dei nativi e come, tra le caratteristiche individuali, l’area di origine e l’anzianità migratoria sono quelle che esercitano la maggiore influenza. Utilizzando la rara informazione sulle motivazioni addotte per svolgere un’occupazione indipendente, l’analisi mostra che la quota di immigrati per cui la scelta è forzata è minoritaria, pur non trascurabile. Tuttavia le differenze per area di origine e per titolo di studio suggeriscono di non generalizzare l’ipotesi della prevalenza dei fattori di attrazione del lavoro in proprio, ma di considerare che il lavoro indipendente possa avere un diverso ruolo nei diversi gruppi di origine.
Potrebbero interessarti
  • Oltre le barriere – Seconda edizione
  • NEET tra disuguaglianze e divari
  • Agendina CGIL 2022