Copertina - Genere, traversalità e intersezionalità: la proposta (mancata) del Pnrr
Genere, traversalità e intersezionalità: la proposta (mancata) del Pnrr
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In risposta alla crisi pandemica che, a partire dai primi mesi del 2020, ha investito il mondo intero, l’Unione europea ha lanciato il programma Next Generation Europe (Ngeu), caratterizzato da un sistema di investimenti e riforme strategiche senza precedenti, volto a sostenere i paesi membri nel fronteggiamento e nel superamento delle conseguenze economiche e sociali della Covid-19. Fulcro del programma, il Dispositivo per la ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility - Rrf). Per accedere ai fondi Rrf tutti gli Stati membri interessati sono stati invitati a redigere un Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Questo articolo discute criticamente il modo in cui il Piano nazionale italiano di ripresa e resilienza affronta il tema della parità di genere, mettendo in luce alcune criticità che emergono dall’impianto stesso del documento e dall’approccio adottato per l’inserimento di tale priorità in un’azione di più ampio respiro. La parità di genere, considerata trasversale a tutte le sei missioni del Pnrr, a parere di chi scrive, appare perdere concretezza e incisività nelle maglie del vasto programma di lavoro, perdendo di vista di fatto un’altra importante sfida: quella della intersezionalità, indicata esplicitamene dalla Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 (Ue, 2020b), nella quale l’approccio è chiaramente duplice e fondato proprio sul principio trasversale dell’intersezionalità.
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