La violenza di genere in Italia, tra popolazione femminile generale e immigrata. Una prima valutazione del Reddito di libertà
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Descrizione
Il ciclo pandemico ha aggravato le diseguaglianze e le emergenze politico-sociali esistenti, non ultime quelle fondate sul genere. In risposta all’acutizzarsi del fenomeno della violenza domestica, nel dicembre del 2020 il governo italiano ha approvato una nuova misura, denominata Reddito di libertà (Rdl), che destina alle donne vittime di violenza un contri-buto di 400 euro mensili diretto a sostenerne quell’autonomia economica e abitativa con-siderata essenziale per sottrarsi al contesto di violenza.
Gli obiettivi della misura sono solo contenitivi, o sono piuttosto diretti a far emergere il fenomeno nelle sue dimensioni effettive: una policy sentinella? Il disegno della policy pre-senta la stessa efficacia di copertura e la stessa capacità di intercettare la domanda di accesso alla prestazione tra donne italiane e straniere residenti? L’articolo intende rispon-dere a queste domande. Partendo dalla letteratura su immigrazione e violenza di genere, e usando un frame di analisi delle politiche sociali, la ricerca prova ad avanzare un modello di stima delle potenziali eleggibili alla misura (target) e a misurare l’efficacia del Rdl per incrocio della domanda sociale (take-up). L’obiettivo è quello di verificare due ipotesi: che si tratti di una policy sentinella, e che la misura funzioni, per come è disegnata, in modo insoddisfacente rispetto alla domanda proveniente dalle donne immigrate vittime di vio-lenza.