Le ricerche su operai e impiegati negli stabilimenti Fiat (1979-1980)
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Descrizione
Nel 1979-80 il Partito Comunista Italiano promosse un’ampia ricerca su orientamenti e atteggiamenti, politici e culturali, di operai occupati in 36 stabilimenti della Fiat, situati in diverse regioni italiane. Lo stesso avvenne, con un diverso questionario, per i lavoratori non manuali in 19 unità produttive. Torino e l’Italia vivevano allora un periodo turbolento, caratterizzato da disordini sociali ed eventi terroristici. I risultati della ricerca fecero molto scalpore nei media nazionali e internazionali. Essi permisero di descrivere una realtà, quella dei lavoratori dell’automobile, assai poco conosciuta e mal valutata. Essi anticiparono in qualche modo l’esito della vertenza tra sindacati e azienda nell’autunno 1980, che si concluse con un’azione collettiva di quadri e capi squadra (la cosiddetta «marcia dei quarantamila») e la sconfitta del sindacato metalmeccanico. Questo articolo descrive le operazioni di ricerca (popolazioni interessate, campionamento, modalità di distribuzione dei questionari, ecc.), le reazioni dei media, e i principali risultati della ricerca. Emerse una chiara differenziazione sociale, politica e morale dei lavoratori Fiat e il tramonto di una concezione tradizionale della classe operaia come soggetto sociale antagonista rispetto alla proprietà e al management della maggiore impresa industriale in Italia.
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