
- Trentin: la Cgil e il ’56
- Il capitalismo flessibile
- Il sistema contrattuale in Svezia
Introduzione. Perché il lavoro pesa di nuovo nelle preferenze elettoraliContano ancora il lavoro e le classi sociali nell’orientare le preferenze dell’elettorato italiano? E se sì, in che misura? A questi interrogativi i Quaderni hanno deciso di dedicare uno specifico approfondimento monografico, importante – a nostro modo di vedere – per il dibattito teorico, oltre che politico e sindacale, in atto nel nostro paese. Gli autori che intervengono in questo numero della rivista offrono le loro analisi, non sempre univoche ma tutte ugualmente ricche e stimolanti, aiutati in questo dai dati delle elezioni politiche del 2006...
Mimmo. Carrieri, Agostino .Megale
Contano ancora il lavoro e le classi sociali nell’orientare le preferenze dell’elettorato italiano? E se sì, in che misura? A questi interrogativi i Quaderni hanno deciso di dedicare uno specifico approfondimento monografico, importante – a nostro modo di vedere – per il dibattito teorico, oltre che politico e sindacale, in atto nel nostro paese. Gli autori che intervengono in questo numero della rivista offrono le loro analisi, non sempre univoche ma tutte ugualmente ricche e stimolanti, aiutati in questo dai dati delle elezioni politiche del 2006...
Rappresentanza elettorale e rappresentanza degli interessi socio-economici nel sistema bipolare. Prime note di ricercaIn quest’articolo ci proponiamo di offrire una prima esplorazione, a fini prevalentemente descrittivi, dei dati Itanes , per approfondire il modo in cui si sono andati definendo i legami tra rappresentanza funzionale e rappresentanza politica nel quadro dell’assetto bipolare assunto dal sistema politico italiano a partire dalla metà degli anni novanta. Ovviamente la nostra analisi è circoscritta agli atteggiamenti degli elettori e non riguarda, invece, il nesso tra rappresentanza funzionale e rappresentanza politica nel processo decisionale pubblico. ...
Simone Sarti, Salvatore Vassallo
In quest’articolo ci proponiamo di offrire una prima esplorazione, a fini prevalentemente descrittivi, dei dati Itanes , per approfondire il modo in cui si sono andati definendo i legami tra rappresentanza funzionale e rappresentanza politica nel quadro dell’assetto bipolare assunto dal sistema politico italiano a partire dalla metà degli anni novanta. Ovviamente la nostra analisi è circoscritta agli atteggiamenti degli elettori e non riguarda, invece, il nesso tra rappresentanza funzionale e rappresentanza politica nel processo decisionale pubblico. ...
Il sindacato tra arene politiche e arene delle relazioni industriali: equilibri instabili o sabbie mobili?«Declino» è la parola più utilizzata per descrivere lo stato di salute dei sindacati nel panorama internazionale degli ultimi decenni (Ebbinghaus, Visser, 1999; Verma et al., 2002). Calano i tassi di sindacalizzazione, diminuisce la copertura della contrattazione collettiva, si riduce il ruolo di autorità salariale del sindacato per fasce crescenti di lavoratori dipendenti, vengono contestate le tutele sindacali all’erogazione della prestazione lavorativa. ...
Paolo Feltrin
«Declino» è la parola più utilizzata per descrivere lo stato di salute dei sindacati nel panorama internazionale degli ultimi decenni (Ebbinghaus, Visser, 1999; Verma et al., 2002). Calano i tassi di sindacalizzazione, diminuisce la copertura della contrattazione collettiva, si riduce il ruolo di autorità salariale del sindacato per fasce crescenti di lavoratori dipendenti, vengono contestate le tutele sindacali all’erogazione della prestazione lavorativa. ...
Il voto operaio in Italia: declino o continuità?Le recenti elezioni politiche, lo scorso aprile, hanno riproposto interrogativi e dibattiti sulla composizione sociale e territoriale del voto in Italia. A sinistra, in particolare, ha suscitato un qualche scalpore l’orientamento di voto manifestato dagli operai del nord, in maggioranza schierati con la coalizione del centrodestra, uscita sconfitta dal confronto con l’Unione dei partiti del centrosinistra guidata da Romano Prodi. ...
Salvo Leonardi
Le recenti elezioni politiche, lo scorso aprile, hanno riproposto interrogativi e dibattiti sulla composizione sociale e territoriale del voto in Italia. A sinistra, in particolare, ha suscitato un qualche scalpore l’orientamento di voto manifestato dagli operai del nord, in maggioranza schierati con la coalizione del centrodestra, uscita sconfitta dal confronto con l’Unione dei partiti del centrosinistra guidata da Romano Prodi. ...
Il senso del lavoroA partire da un recente volume a cura di F. Totaro, "Il lavoro come questione di senso" (2011), l'A. ripercorre il tema del lavoro da un punto di vista antropologico e filosofico, rivisitando il contributo di alcuni classici studi su questo argomento, come quelli di Arendt e Sennet. Lavoro e vita, persona e lavoro, lavoro e libertà, sono alcuni degli snodi attraverso i quali Cantaro si interroga su un grande tema, alla luce dei mutamenti che lo hanno percorso nell'arco degli ultimi decenni.
Aris Accornero
A partire da un recente volume a cura di F. Totaro, "Il lavoro come questione di senso" (2011), l'A. ripercorre il tema del lavoro da un punto di vista antropologico e filosofico, rivisitando il contributo di alcuni classici studi su questo argomento, come quelli di Arendt e Sennet. Lavoro e vita, persona e lavoro, lavoro e libertà, sono alcuni degli snodi attraverso i quali Cantaro si interroga su un grande tema, alla luce dei mutamenti che lo hanno percorso nell'arco degli ultimi decenni.
Fatti e misfatti del capitalismo flessibileCome cambiano il lavoro e la politica nel capitalismo flessibile e globalizzato? E quali conseguenze ne discendono per la società? Sono queste le domande principali alle quali si propone di rispondere Richard Sennett in questo agile libro, che riprende il filo del discorso iniziato nel suo volume precedente ("L’uomo flessibile"), pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1999. Possiamo dividere l’analisi di Sennett in tre parti: la prima riguarda le caratteristiche dell’ordine capitalistico che ha dominato fino a oggi;...
Massimo Paci
Come cambiano il lavoro e la politica nel capitalismo flessibile e globalizzato? E quali conseguenze ne discendono per la società? Sono queste le domande principali alle quali si propone di rispondere Richard Sennett in questo agile libro, che riprende il filo del discorso iniziato nel suo volume precedente ("L’uomo flessibile"), pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1999. Possiamo dividere l’analisi di Sennett in tre parti: la prima riguarda le caratteristiche dell’ordine capitalistico che ha dominato fino a oggi;...
La Cgil e il ’56: democrazia e autonomiaNon è la prima volta che mi accade di rievocare la figura di Giuseppe Di Vittorio, e il suo ruolo in un anno – il 1956 – che rappresenta uno spartiacque nella storia del movimento operaio internazionale. Ma parlarne oggi, in modo non rituale o puramente celebrativo, per me significa riaprire una riflessione critica a tutto campo sulla vicenda del Pci e della sinistra italiana nel dopoguerra. Qui mi limito solo a segnalare quest’esigenza, che pure avverto da molto tempo. ...
Bruno Trentin
Non è la prima volta che mi accade di rievocare la figura di Giuseppe Di Vittorio, e il suo ruolo in un anno – il 1956 – che rappresenta uno spartiacque nella storia del movimento operaio internazionale. Ma parlarne oggi, in modo non rituale o puramente celebrativo, per me significa riaprire una riflessione critica a tutto campo sulla vicenda del Pci e della sinistra italiana nel dopoguerra. Qui mi limito solo a segnalare quest’esigenza, che pure avverto da molto tempo. ...
La crisi del sistema delle relazioni internazionali dentro i paradigmi della guerra freddaLo scenario internazionale nel quale collocare gli avvenimenti in Ungheria del 1956 è dominato da una prima, breve ma intensa fase di distensione della guerra fredda. Due importanti episodi del 1953 contribuiscono a ridisegnare il quadro diplomatico e forniscono le linee guida della politica estera delle grandi potenze: la morte di Josef Stalin e le nuove scelte strategiche del gruppo dirigente sovietico; l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti d’America del generale Eisenhower, accompagnata dalla nomina di John Foster Dulles alla carica di segretario di Stato. ...
Adolfo. Pepe
Lo scenario internazionale nel quale collocare gli avvenimenti in Ungheria del 1956 è dominato da una prima, breve ma intensa fase di distensione della guerra fredda. Due importanti episodi del 1953 contribuiscono a ridisegnare il quadro diplomatico e forniscono le linee guida della politica estera delle grandi potenze: la morte di Josef Stalin e le nuove scelte strategiche del gruppo dirigente sovietico; l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti d’America del generale Eisenhower, accompagnata dalla nomina di John Foster Dulles alla carica di segretario di Stato. ...
Cattivo lavoro, call center e circolare DamianoI lavoratori dei call center paiono ormai avviati a divenire il simbolo di una stagione: quella della «flessibilità», ovvero della «precarietà», secondo i punti di vista, che ha trovato nella produzione normativa della passata legislatura la sua esaltazione. La visibilità acquisita da questi lavoratori sui giornali e sulla stampa periodica, in televisione, nella musica pop e – soprattutto – in internet e sui nuovi mezzi di comunicazione, ne ha fatto l’emblema di quel «lavoro cattivo» (sovente ricondotto ai cosiddetti MacJobs) che per anni è stato quasi del tutto assente...
Giuseppe Lella
I lavoratori dei call center paiono ormai avviati a divenire il simbolo di una stagione: quella della «flessibilità», ovvero della «precarietà», secondo i punti di vista, che ha trovato nella produzione normativa della passata legislatura la sua esaltazione. La visibilità acquisita da questi lavoratori sui giornali e sulla stampa periodica, in televisione, nella musica pop e – soprattutto – in internet e sui nuovi mezzi di comunicazione, ne ha fatto l’emblema di quel «lavoro cattivo» (sovente ricondotto ai cosiddetti MacJobs) che per anni è stato quasi del tutto assente...
Avviso comune fra Confindustria e Cgil-Cisl-Uil per l'attuazione delle istruzioni del Ministero del Lavoro sui call centerAddì, 4 ottobre 2006, in Roma, presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, alla presenza del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, a conclusione di una serie di incontri di approfondimento circa i contenuti della circolare ministeriale n. 17 del 14 giugno 2006 con la quale sono state date istruzioni per il corretto ricorso alla figura dei collaboratori a progetto nell’ambito delle attività dei call center, Confindustria, unitamente a FITA ed Assocontact e le Segreterie Corifederali di CGIL, CISL, UIL hanno convenuto di definire con il presente avviso comune...
Addì, 4 ottobre 2006, in Roma, presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, alla presenza del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, a conclusione di una serie di incontri di approfondimento circa i contenuti della circolare ministeriale n. 17 del 14 giugno 2006 con la quale sono state date istruzioni per il corretto ricorso alla figura dei collaboratori a progetto nell’ambito delle attività dei call center, Confindustria, unitamente a FITA ed Assocontact e le Segreterie Corifederali di CGIL, CISL, UIL hanno convenuto di definire con il presente avviso comune...
L’evoluzione dei patti sociali in una prospettiva analiticaPolitiche cooperative che coinvolgono lo Stato, i sindacati e le imprese sono comuni in tutta Europa; lo strumento tipicamente utilizzato per la loro realizzazione è quello del patto (sociale). In termini più generali queste politiche vanno inquadrate nel più complesso concetto di corporativismo.
Nicola Acocella, Giovanni Di Bartolomeo, Stefano Papa
Politiche cooperative che coinvolgono lo Stato, i sindacati e le imprese sono comuni in tutta Europa; lo strumento tipicamente utilizzato per la loro realizzazione è quello del patto (sociale). In termini più generali queste politiche vanno inquadrate nel più complesso concetto di corporativismo.
La transizione al lavoro delle donne laureate. Tra vincoli sociali e strategie individualiL’interpretazione delle dinamiche che caratterizzano la transizione al lavoro non può che essere collocata all’interno delle strategie di ingresso nella vita professionale e nella vita adulta. Non a caso le preferenze, le aspettative, le scelte di formazione successive alla laurea compongono sistemi di orientamenti e di azioni dotati di una «coerenza» interna, che mediano in vario modo i vincoli e le risorse disponibili indirizzandoli verso strade praticabili. In altri termini, gli individui mettono a punto strategie di ingresso nel lavoro orientate a raggiungere obiettivi lavorativi...
Maura Franchi
L’interpretazione delle dinamiche che caratterizzano la transizione al lavoro non può che essere collocata all’interno delle strategie di ingresso nella vita professionale e nella vita adulta. Non a caso le preferenze, le aspettative, le scelte di formazione successive alla laurea compongono sistemi di orientamenti e di azioni dotati di una «coerenza» interna, che mediano in vario modo i vincoli e le risorse disponibili indirizzandoli verso strade praticabili. In altri termini, gli individui mettono a punto strategie di ingresso nel lavoro orientate a raggiungere obiettivi lavorativi...
Hannibal ad portas! Il sistema contrattuale svedese davanti alla sfida dell’internazionalizzazioneQuello sindacale è sempre stato un fenomeno dislocato su almeno due livelli: da un lato, i sindacati hanno operato in un ambito eminentemente nazionale, o anche regionale; dall’altro, il movimento sindacale ha mantenuto profonde radici internazionali. Tradizionalmente e per lungo tempo ciò ha costituito più un fattore di forza che una debolezza. Cento o più anni fa, i sindacati nazionali potevano unirsi in nome delle stesse rivendicazioni, come ad esempio le otto ore di lavoro giornaliere o contro il crumiraggio, spesso operante a cavallo dei confini nazionali. ...
Christer Thörnqvist
Quello sindacale è sempre stato un fenomeno dislocato su almeno due livelli: da un lato, i sindacati hanno operato in un ambito eminentemente nazionale, o anche regionale; dall’altro, il movimento sindacale ha mantenuto profonde radici internazionali. Tradizionalmente e per lungo tempo ciò ha costituito più un fattore di forza che una debolezza. Cento o più anni fa, i sindacati nazionali potevano unirsi in nome delle stesse rivendicazioni, come ad esempio le otto ore di lavoro giornaliere o contro il crumiraggio, spesso operante a cavallo dei confini nazionali. ...