QRS N. 2/2014
Aprile-Giugno 2014
Descrizione
  • Intervista a Susana Camusso
  • Il neo-mercantilismo della Germania
  • Varianti di welfare aziendale
  • Le facce della formazione sindacale
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Al centro il lavoro: come crearlo, come mantenerlo. Intervista a Susanna Camusso a cura di Mimmo Carrieri
Susanna Camusso

ARGOMENTO
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Germania: l’indomabile trading state
Germany: The Trading State Unleashed
Klaus Armingeon, Lucio Baccaro

Basato su interviste con i principali attori tedeschi e su un’analisi della letteratura, l’articolo analizza lo sviluppo recente dell’economia tedesca e la strategia tedesca nell’affrontare la crisi dell’eurozona. La Germania è uno stato commerciale (trading state), la cui crescita è fortemente trainata dalle esportazioni. Fino agli anni novanta, rigidità istituzionali forti, nel sistema di relazioni industriali e nel sistema di protezione sociale, contribuivano a conciliare lo sviluppo delle esportazioni con una crescita armonica dei consumi interni, contribuendo cosi a ingabbiare la «tigre» tedesca. A partire dagli anni novanta, sia le relazioni industriali sia la protezione sociale sono state fortemente liberalizzate, stimolando ulteriormente la competitività estera e indebolendo i consumi interni. Il modello economico tedesco, cosi come è venuto profilandosi negli ultimi dieci anni, è alla base delle politiche di austerità che la Germania impone all’Europa. Tali politiche sono fortemente condivise dai partiti politici, dagli attori sociali e dall’opinione pubblica, e le probabilità che la strategia tedesca cambi sono minime.

ENGLISH - Based on interviews with the main German actors and on secondary sources, the article examines the recent development of the German political economy, and the German strategy vis-à-vis the Euro zone. Germany is a trading state whose economic growth is strongly export-led. Until the years 1990s, strong institutional rigidities, both in industrial relations and in the welfare state, contributed to reconcile export growth with household consumption, thus keeping the German «tiger» on a leash. From the early 1990s on, however, both industrial relations and social protections have been strongly liberalized, thus further stimulating external competitiveness and reducing the role of consumption in the German growth model. The unleashed trading state shapes the German response to the Euro crisis and the austerity policies that Germany imposes to Europe. These policies are strongly supported by political parties, social actors, and public opinion in Germany, and the likelihood that they change in the near future is minimal.

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Regole europee, cuneo fiscale e trappola della produttività
European Rules, Tax Wedge and the Productivity Trap
Paolo Pini.

La Legge di stabilità 2014-2016 elaborata dal governo italiano e approvata dal Parlamento è volta al rispetto dei vincoli previsti dai trattati europei, e non alla crescita del reddito e dell’occupazione. Ciò nonostante, la Commissione europea non ha ritenuto di dare «semaforo verde», in quanto il rientro dal debito non è garantito nel breve e nel medio periodo. La proposta governativa non viene giudicata soddisfacente dai tecnocrati europei perché non coerente con le politiche di rigore e di austerità espansiva, ma neppure soddisfa le parti sociali, che chiedono interventi non simbolici per la riduzione del cuneo fiscale, quindi per la crescita e l’occupazione. Ma siamo certi che impegnare tutte le risorse disponibili per la riduzione del cuneo sia la politica più adatta per far uscire il paese dalla crisi, in presenza di una trappola della produttività che caratterizza il nostro paese da venti anni?

ENGLISH - The Italian Budgetary Plan 2014-2016 prepared by the Italian government and approved by the Parliament is finalized to fulfill the constraints of the European Treaties, rather than income and employment growth goals. The European Commission, however, decided not to give the «green light», because fiscal consolidation is not guaranteed both in short and medium term. The Italian government proposal is considered unsatisfactory by European technocrats, as inconsistent with the budgetary rigour and «expansive austerity» policy. The proposal does not even satisfy the social partners, employer associations and trade unions, who ask for not symbolic actions for reducing the tax wedge, thus for supporting growth and employment. Are we sure though that the commitment of all available resources in the direction of tax wedge reduction is the best policy for driving Italy out of the crisis, as the country has been trapped in productivity stagnation for twenty years?

TEMA - Le rappresentanze politiche e sociali davanti alla sfida dei populismi
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Presentazione. Partiti e sindacati nella crisi
Antonio. Cantaro

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Rappresentanza e conflitto
Representation and Conflict
Riccardo Terzi

L’articolo esamina la crisi della rappresentanza politica e sindacale come esito del processo di corrosione delle identità collettive e delle istituzioni nelle quali quelle identità avevano preso forma. Mentre alla politica spetta – nel difficile equilibrio tra il locale e il globale – la costruzione di un nuovo spazio collettivo, democratico e aperto, nel quale il cittadino consapevole e informato possa prendere posizione sui temi in discussione, il sindacato è chiamato ad attuare uno sforzo serio di autoriforma e a rimettere al centro la sua autonomia e alterità rispetto al sistema politico, per sfuggire al pericoloso «slittamento nel politico». In conclusione viene analizzato il rapporto esistente tra rappresentanza e conflitto, sostenendo che la rappresentanza si costituisce nel conflitto, nello scontro tra opzioni alternative, come espressione di una diversità di interessi, di valori, di progetti, che costituisce il cuore della democrazia e la trama profonda di una società plurale e complessa.

ENGLISH - The article examines the crisis of political and trade union representation, as a result of a process of corrosion of collective identities and of institutions in which those identities have taken shape. While it is up to politics – in the difficult balance between the local and the global – the building of a new, open and democratic public space, in which an aware and informed citizen can take a position on issues under discussion, unions are instead required to implement a serious effort on self-reforming, and to focus on their autonomy and otherness with respect to the political system, in order to escape the danger of «slipping into the political». Finally the relationship between the representation and the conflict is analyzed, arguing that representation is formed in the conflict, in the clash between alternative options, as expression of a diversity of interests, values, projects, which is the heart of democracy and the deep texture of a plural and complex society.

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Democrazia e crisi economica in Europa
Democracy and Economic Crisis in Europe
Federico_Losurdo

I processi di globalizzazione e integrazione sovranazionale hanno fortemente inciso sulla forma di Stato democratica. Il potere si radica sempre più in istituzioni transnazionali che sfuggono ai meccanismi di controllo nazionale. La crisi economica dell’ultimo quinquennio ha accelerato questo processo in nome di un diritto europeo della crisi incentrato sul principio di condizionalità (aiuti in cambio di austerity e riforme strutturali), affidato a un’inafferrabile sorveglianza multilaterale. Le sempre più forti resistenze a questo modello economico impongono di trovare una via per superare il deficit di sovranità sociale dell’Unione.

ENGLISH - The processes of globalization and supranational integration have strongly influenced the democratic form of the state. The power is increasingly rooted in transnational institutions that escape the mechanisms of state control. The economic crisis of the last five years has accelerated this process, due to an European governance, centered on the principle of conditionality (aid in exchange for austerity and structural reforms) and entrusted to an elusive administration. The increasingly strong resistance to this economic model imposes to find a way to overcome the deficit of social sovereignty of the Union.

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La rappresentanza nell'epoca post-ideologica: una fabbrica delle illusioni?
Representation in the Post-Ideological Era. A Factory of Illusions?
Antonio. Cantaro

Qual è il destino della rappresentanza democratica nel secolo che si annuncia come il «secolo antipolitico»? Siamo condannati ad assistere, come avviene da due decenni nel nostro paese, al continuo e inestricabile alternarsi di governi populisti e di governi tecnocratici? Il saggio prova a rispondere a questi interrogativi, analizzando, da una parte, quanto la crisi che ha investito nell’ultimo quinquennio l’Europa abbia ulteriormente logorato l’autorità delle tradizionali istituzioni della rappresentanza (partiti, parlamenti, sindacati), dall’altra, quali siano le chance di successo e le prospettive della risposta populista.

ENGLISH - What is the fate of the democratic representation? Are we condemned to attend, as it is the case for two decades in our country, to a continuous alternation of populist governments and technocratic governments? The essay tries to answer to these questions by analyzing, on the one hand, how the crisis that hit Europe in the last five years had further weakened the authority of traditional institutions of representation (political parties, parliaments, trade unions). And, on the other, what are the chances of success and prospects of the populist response.

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Società civile, movimenti, democrazia rappresentativa. Il populismo nei partiti di sinistra
Civil Society, Movements, Representative Democracy: Populism in Left Parties
Mario Dogliani

Lo scritto mette in relazione il populismo sviluppatosi in Europa negli ultimi anni non solo con l’acuta crisi dei partiti politici, ma anche con la straordinaria mutazione della struttura psichica degli individui che è in corso nel mondo occidentale (la perversione del legame sociale). Definito il populismo come il rifiuto del fatto che in una democrazia, fondata sul principio della sovranità popolare, l’unico principio generatore della politica nazionale è il concorso/conflitto – come realmente si svolge tra le forze date – dei cittadini tra di loro e attraverso i partiti politici, e dunque che è estranea a tale principio la rappresentanza carismatica della bontà originaria del popolo, vengono ricondotti nell’alveo del populismo anche il neogiusnaturalismo e il costituzionalismo fondato sulla retorica dei diritti. Viene infine esaminato il possibile rapporto tra la critica al populismo e la «questione morale», intesa come superamento della distinzione/alterità, tipica del pensiero moderno, tra politica e morale.

ENGLISH - This paper aims to establish a relationship between populism, which developed in the West in the last decades, not only with the crisis which struck political parties, but also with the current extraordinary transformation of the psychic structure of the individuals (the perversion of the social bond) . Within democratic regimes, recognizing the sovereignty of the people, politics should be based on cooperation and conflict between citizens and through political parties. Populism rejects such a principle and maintains instead the charismatic representation of the inherent goodness of the people. According to this definition, new natural law theories and constitutionalism, based on the rhetoric of human rights, can be considered a form of populism. Finally, the paper analyzes the relationship between populism and moralism, considering the latter as the overcoming of the distinction, typical of modern thought, between politics and morality.

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Le rappresentanze sociali nell’era neo-populista. Organizzare la democrazia per organizzare la rappresentanza
The Social Representation in the Neo-Populist Era. Organizing Democracy to Organize Representation
Mimmo. Carrieri

Tutti i soggetti di rappresentanza collettiva sono scossi da una diffusa insoddisfazione di stampo populista, ma anche dall’emergere di nuove reti di auto-organizzazione. Mentre si accentua la crisi sociale dei partiti, i sindacati sembrano in grado di fronteggiare meglio le nuove sfide. Nel caso italiano essi ottengono migliori risultati sul piano della membership, che si consolida nonostante la crisi economica. Essi si sono mostrati anche più sensibili ad allargare strumenti di democrazia, anche partecipativa, come dimostrano i recenti accordi interconfederali (2011-2014). Ma per essere all’altezza della situazione debbono diventare più efficaci sul terreno dell’offerta di rappresentanza per i settori crescenti e meno protetti del mercato del lavoro.

ENGLISH - All subjects of collective representation are facing the problems of social legitimacy. While the social crisis of the parties, expecially mass parties, is accentuated, the unions seem better able to cope with the new challenges. Despite the strenghthening of the economic crisis, in the Italian case, unions get better results in terms of membership. They have also shown to be more sensitive in broadening democratic instruments, including the participatory ones, as recent Interconfederal Agreements (2011-2014) demonstrate. Large collective organizations, that aspire to be encompassing, must become more effective on offering representation to workers of the growing and least protected sectors of the labor market.

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Sindacato, relazioni industriali e rappresentanza nella crisi
Trade Unions, Industrial Relations and Representation in the Crisis
, Piera Campanella

Cosa vuol dire rappresentare il lavoro nelle democrazie occidentali oggi? In quale misura i cambiamenti economico-produttivi incidono sulle culture sindacali e sui rapporti tra Stato e sindacato? Sono questi gli interrogativi da cui parte l’itinerario di ricerca, che, con l’occhio puntato prima al panorama europeo, poi, alle specificità italiane, tenta di tracciare alcune linee di tendenza sullo stato di salute dei sindacati e dei sistemi nazionali di relazioni industriali. Ne deriva un quadro problematico, cui non si sottrae neppure il sindacato nostrano, benché connotato a tutt’oggi da un alto numero di iscritti. In tale situazione i soggetti collettivi dovrebbero mirare a un rinnovamento dell’identità associativa, scommettendo su nuove forme organizzative e di azione, incluso sul terreno della contrattazione decentrata, tuttora poco sviluppato nel Paese, per la fragilità del sistema di rappresentanza sindacale aziendale.

ENGLISH - What is the real meaning of representing workers in today western democracies? How the economic changes we are experiencing affect trade unions culture and their relationship with the State? It’s from these questions that the research starts, with the attention concentrated first on the general European picture, then on the Italian peculiarities, trying to sketch out the state of health of trade unions and industrial relations national systems. The Author has found out a situation with some difficulties, even for the Italian trade unions, despite the large number of associates. So the unions should aim at changing their organizational identity, betting on new lines of action and organization, including a strengthening of decentralized collective bargaining, not very well developed in our country due to a feeble system of workers representation at the company level.

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Le profonde modificazioni nel sistema di relazioni sindacali
The Deep Changes in the System of Industrial Relations
Donata.Gottardi

Il quadro delle relazioni sindacali nel nostro paese è in profondo mutamento. L’autrice cerca di presentare alcune linee di sviluppo, evidenziando, da un lato, l’impossibilità di limitare l’analisi alla dimensione nazionale e la necessità di inquadramento nello spazio giuridico europeo e nel sistema multilivello delle fonti, dove si segnala un incremento dell’accesso alla giustizia, dall’altro lato, l’esigenza di tener conto dell’impatto derivante dalla crisi economica e finanziaria, dalla terziarizzazione dell’economia, dall’erosione del lavoro subordinato stabile, dai mutamenti nel sistema politico e istituzionale. Le confederazioni sindacali si stanno attivando sul fronte delle regole. Importante sarà evitare un coinvolgimento limitato alla patologia della crisi: riduzioni di personale e abbassamento delle tutele.

ENGLISH - In our country the system of industrial relations is deeply changing. The author reconstructs some of lines of this evolution: she firstly highlights the impossibility of limiting the analysis to the national dimension and the need for framing the topic in the European legal context and in the multi-levelled system of sources, where one can detect an increasing access to justice; secondly, she stresses the importance of considering the impact of the economic and financial crisis, of the tertiarisation of economy, of the decline of stable dependant employment, of the changes in the political and institutional system. Union confederations are taking action as far as rules are concerned. However, an intervention limited to the pathology of the crisis – collective redundancies and lowering of protections – should be avoided.

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Cosa si può imparare dal populismo
What Can Be Learned from Populism
Stefano Visentin

Il presente intervento si articola in tre parti. La prima discute il carattere elitista di molte critiche alla nozione di populismo, che spesso intendono legittimare il potere delle oligarchie che governano l’Europa, negando alle classi subalterne qualsiasi consapevolezza politica; la seconda, invece, sviluppa una critica della retorica populista, in particolare della definizione di popolo come entità incorrotta e indivisa, mostrandone la contiguità con l’idea di popolo che è alla base del dispositivo della rappresentanza democratica. Infine, le conclusioni cercano di individuare alcuni aspetti politicamente produttivi nella ripresa della discussione sul populismo, a partire dalla necessità di ripensare il concetto di popolo non come totalità, bensì come parzialità.

ENGLISH - The present essay is organized in three sections. The first one aims to discuss the elitist character of several criticisms to the idea of populism, since they are often addressed to legitimize the authority of oligarchies which rule the EU, while denying at the same time any political consciousness to the subaltern classes; the second one develops a critical reading of populist rhetoric, especially focusing on the definition of people (popolo) as an uncorrupted and undivided unity, and showing the affinity between such a definition and the idea of people as the main theoretical support for the conception of representative democracy. Finally, the conclusion attempts to extract some politically relevant elements which are potentially present within the contemporary discussion on populism, starting from the necessity to reactivate an idea of people as a partiality, rather than as an uncontradictory totality.

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La crisi della rappresentanza e il dispositivo di esclusione
The Crisis of Representation and the Exclusion Device
Alessandro Pandolfi

L’argomento del testo è la contraddizione tra la superproduzione, in Europa, di norme giuridiche, penali e amministrative in materia di immigrazione, e la crisi senza precedenti delle istituzioni e delle funzioni rappresentative. Questa contraddizione, di cui si descrivono schematicamente le ragioni, da un lato rappresenta uno dei grandi limiti della democrazia contemporanea, dall’altro sottende straordinarie potenzialità di trasformazione politica e culturale.

ENGLISH - The topic of the text is the contradiction in Europe between the overproduction of legal, criminal and administrative norms on immigration and the unprecedented crisis of institutions and of their representative functions. This contradiction, whose reasons are schematically described, on the one hand represents one of the major limitations of contemporary democracy, on the other side, underlies the extraordinary potential of political and cultural transformation.

CONFRONTO - «Tempi moderni. Il welfare nella aziende in Italia» di Emmanuele Pavolini, Ugo Ascoli, Maria Luisa Mirabile [Il Mulino, 2013]
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Il welfare aziendale tra integrazione e sostituzione del welfare pubblico
Maria Cristina_Cimaglia

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Il welfare aziendale come Giano bifronte
Paolo Rossi

CONFRONTO - Le facce della formazione sindacale
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Premessa. La formazione sindacale tra continuità e discontinuità. Il caso della Cgil e della Cisl
Adolfo_Braga

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Lo spazio della formazione nelle strategie organizzative della Cgil. Conversazione con Bruno Roscani a cura di Adolfo Braga
Adolfo_Braga

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Il tentativo di una pratica di «libertà». La formazione sindacale nella Cisl. Conversazione con Bruno Manghi a cura di Francesco Lauria
Francesco Lauria

TENDENZE
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Tattiche, abitudini e strategie nella contrattazione collettiva. Una testimonianza
Tactics, Usual Procedures and Strategy in the Collective Bargaining
Mario Ricciardi

Il saggio illustra alcuni aspetti dell'esperienza dell'autore come negoziatore nell'ambito delle relazioni industriali del settore pubblico. In particolare, esamina i rapporti tra il negoziatore e gli imprenditori, i collaboratori e i sindacalisti. Inoltre illustra alcuni aspetti del processo negoziale e le procedure formali e informali della contrattazione collettiva in Italia. Nella prima parte del saggio si esaminano le caratteristiche dei datori di lavoro e i loro rapporti con i negoziatori, non sempre caratterizzato dalla collaborazione. Successivamente si analizzano le caratteristiche dei rappresentati sindacali, le loro strategie, la composizione delle delegazioni al tavolo delle trattative. L’autore sottolinea la necessità che il leader della delegazione conosca bene tutti gli aspetti del negoziato, sia leale e pretenda dagli interlocutori un comportamento leale.

ENGLISH - The essay illustrate the experience of the author when he was entrusted with the task of negotiator in the field of industrial relations in the public sector. In particular, it illustrates the relations between the negotiator and the employers, collaborators and trade unionists. Finally it explains some aspects of the negotiating practice and formal and informal procedures of the collective bargaining in Italy. In the first part of the essay the author examines some typical features of the italian entrepreneurs and of their unstable relations with negotiators. After that the author stress the importance for the leader to have an indepth knowledge of the negotiation and to be loyal, expecting a fair behaviour from his opposite party.

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L’Osservatorio trentino sui diritti sociali del lavoro
The Trentino Labour Social Rights Observatory
Alberto Mattei

Il monitoraggio e l’analisi dell’evoluzione delle fonti dell’Unione europea in materia sociale rappresentano due aspetti a partire dal quale si è sviluppato e implementato l’Osservatorio trentino sui diritti sociali del lavoro. Il portale è uno strumento di mo- nitoraggio, elaborazione e divulgazione della ricerca sul tema dell’evoluzione delle fonti dell’Unione Europea in materia sociale e le ricadute giuridico-istituzionali a livello nazionale e provinciale, con particolare riferimento al contesto trentino. All’interno del portale viene monitorata e analizzata anche la contrattazione collettiva decentrata e le intese concertative sottoscritte a livello territoriale.

ENGLISH - The monitoring and analysis of the evolution of sources of the European Union represent two aspects from which it has developed and implemented the Trentino Social Labour Rights Observatory. The site is a tool for monitoring, processing and the dissemination of research on the topic of the evolution of the sources of the European Union from a social point of view, and the legal and institutional implications at national and provincial levels, with particular reference to the context of Trentino. Within the site, the decentralized collective bargaining and consultation agreements signed in the regional level are also monitored and analyzed.

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