
- L'Accordo di giugno
- Rileggendo il capitalismo
- Le culture sindacali
Tra volontà di autonomia contrattuale e invadenza del legislatoreLa rivista propone un contributo che garantisca un'analisi il più possibile rigorosa dell'accordo per consentire di inquadrare i suoi diversi risvolti applicativi. Una pluralità di letture, introdotte e riassunte in questo contributo curato dai coordinatori del numero.
Adolfo Braga., Mimmo. Carrieri
La rivista propone un contributo che garantisca un'analisi il più possibile rigorosa dell'accordo per consentire di inquadrare i suoi diversi risvolti applicativi. Una pluralità di letture, introdotte e riassunte in questo contributo curato dai coordinatori del numero.
Prove di buone pratiche tra gli attori socialiLa ricostruzione del contesto nel quale è maturato l'accordo del 28 giugno 2011, nel racconto e nelle analisi di uno fra i protagonisti che più direttamente è stato impegnato alla stesura di quel testo. Una ricognizione dei contenuti più qualificanti che, da questo punto di vista, caratterizzano l'intesa. A partire dalla conferma dei due livelli contrattuali e del primato del CCNL su quello aziendale, che pure viene potenziato. La certificazione della rappresentatività. Il rifiuto di conferire valenza retroattiva all'accordo.
Gaetano Sateriale
La ricostruzione del contesto nel quale è maturato l'accordo del 28 giugno 2011, nel racconto e nelle analisi di uno fra i protagonisti che più direttamente è stato impegnato alla stesura di quel testo. Una ricognizione dei contenuti più qualificanti che, da questo punto di vista, caratterizzano l'intesa. A partire dalla conferma dei due livelli contrattuali e del primato del CCNL su quello aziendale, che pure viene potenziato. La certificazione della rappresentatività. Il rifiuto di conferire valenza retroattiva all'accordo.
Un accordo necessario, da attuare e non stravolgereUna disamina del contesto politico, economico e sindacale nel quale prende corpo l'accordo interconfederale del 28 giugno. La scelta, a quel punto tutt'altro che scontata, di salvaguardare il primato del CCNL in un quadro che riafferma l'articolazione bipolare del nostro modello contrattuale. L'uso attento delle parole, grazie: non si parla mai di "deroghe". La certificazione della rappresentatività. L'efficaica erga omnes dei contratti aziendali su base maggioritaria. Le clausole di tregua solo per le ooss. L'art. 8 e le sue conseguenze devastanti.
Luigi .Mariucci
Una disamina del contesto politico, economico e sindacale nel quale prende corpo l'accordo interconfederale del 28 giugno. La scelta, a quel punto tutt'altro che scontata, di salvaguardare il primato del CCNL in un quadro che riafferma l'articolazione bipolare del nostro modello contrattuale. L'uso attento delle parole, grazie: non si parla mai di "deroghe". La certificazione della rappresentatività. L'efficaica erga omnes dei contratti aziendali su base maggioritaria. Le clausole di tregua solo per le ooss. L'art. 8 e le sue conseguenze devastanti.
Un profilo dell'Accordo interconfederaleL'A.I. del 28 giugno non è la prosecuzione di un modello inaugurato nel '93; è piuttosto un passaggio di fase. Lo studioso deve coglierne il significato nel contesto storico, ma anche capirne senza reticenze sia le luci che le ombre. Primato formale ma non sostanziale del CCNL e in assenza di regole che definiscono i parametri democratici per concluderlo. Il venir meno del ne ibis ne idem a livello aziendale. Critica delle clausole di uscita e di tregua.
Vincenzo. Bavaro
L'A.I. del 28 giugno non è la prosecuzione di un modello inaugurato nel '93; è piuttosto un passaggio di fase. Lo studioso deve coglierne il significato nel contesto storico, ma anche capirne senza reticenze sia le luci che le ombre. Primato formale ma non sostanziale del CCNL e in assenza di regole che definiscono i parametri democratici per concluderlo. Il venir meno del ne ibis ne idem a livello aziendale. Critica delle clausole di uscita e di tregua.
Democrazia agli ostacoliIl presente quaderno pubblica scritti di commento al volume "In difesa dello Stato, al servizio del Paese" curato da G. Amari, Ediesse, 2010. La battaglia di Ambrosoli, Baffi, Novembre, Sarcinelli e Anselmi che mise in luce l’intreccio di politica, affari, criminalità, servizi segreti, che da sempre ha inquinato la democrazia in Italia. Battaglia che non è stata vana; il loro sacrificio è penetrato nel profondo del sentimento della società civile che ogni volta improvvisamente riemerge.
Giuseppe. Amari
Il presente quaderno pubblica scritti di commento al volume "In difesa dello Stato, al servizio del Paese" curato da G. Amari, Ediesse, 2010. La battaglia di Ambrosoli, Baffi, Novembre, Sarcinelli e Anselmi che mise in luce l’intreccio di politica, affari, criminalità, servizi segreti, che da sempre ha inquinato la democrazia in Italia. Battaglia che non è stata vana; il loro sacrificio è penetrato nel profondo del sentimento della società civile che ogni volta improvvisamente riemerge.
Il dovere della responsabilitàNormalità e genuinità: è la duplice prospettiva attraverso la quale è possibile guardare gli esempi descritti nel libro In difesa dello Stato, al servizio del paese. Nel passato del paese troviamo esempi che ci aiutano a capire come ciascuno di noi abbia un ruolo da esercitare per contribuire all’evoluzione della società, alla correzione di quei limiti che la caratterizzano in relazione alla gestione del potere, alla tutela dell’interesse collettivo. Per l’esercizio di tale ruolo, ciò cui bisogna rivolgersi non ha natura di straordinarietà, ma radica nella quotidianità di ciascuno di noi.
Umberto Ambrosoli
Normalità e genuinità: è la duplice prospettiva attraverso la quale è possibile guardare gli esempi descritti nel libro In difesa dello Stato, al servizio del paese. Nel passato del paese troviamo esempi che ci aiutano a capire come ciascuno di noi abbia un ruolo da esercitare per contribuire all’evoluzione della società, alla correzione di quei limiti che la caratterizzano in relazione alla gestione del potere, alla tutela dell’interesse collettivo. Per l’esercizio di tale ruolo, ciò cui bisogna rivolgersi non ha natura di straordinarietà, ma radica nella quotidianità di ciascuno di noi.
Alle radici di una storia continuaIl volume di Amari "In difesa dello Stato, al servizio del paese" ripercorre l’affaire politico-affaristico-giudiziario che, per salvare gli interessi di Sindona e della P2, porta all’incriminazione di Baffi e Sarcinelli e all’assassinio dell’avvocato Ambrosoli. Della ricostruzione documentale di una vicenda che costituisce un punto di svolta delle nostre istituzioni, questo saggio privilegia la figura di Paolo Baffi, per la sua azione di politica economica in una fase critica delle nostre istituzioni e che sarà causa delle pesanti vicende giudiziarie che su lui si abbatteranno.
Claudio Gnesutta
Il volume di Amari "In difesa dello Stato, al servizio del paese" ripercorre l’affaire politico-affaristico-giudiziario che, per salvare gli interessi di Sindona e della P2, porta all’incriminazione di Baffi e Sarcinelli e all’assassinio dell’avvocato Ambrosoli. Della ricostruzione documentale di una vicenda che costituisce un punto di svolta delle nostre istituzioni, questo saggio privilegia la figura di Paolo Baffi, per la sua azione di politica economica in una fase critica delle nostre istituzioni e che sarà causa delle pesanti vicende giudiziarie che su lui si abbatteranno.
Tina Anselmi, Loggia P2, democraziaQuesto è il testo dell’intervento di Albertina Soliani in occasione della presentazione del volume “In difesa dello Stato, al servizio del Paese” di Giuseppe Amari. Tina Anselmi è arrivata a presiedere la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia P2 nel 1981 nel momento del più alto attacco alle istituzioni democratiche da parte dell’organizzazione segreta guidata da Licio Gelli. La donna più amata dall’Italia democratica ha poi pagato a caro prezzo il suo impegno per la salvaguardia di quanto di più prezioso vi era nella vita del Paese: la democrazia.
Albertina Soliani
Questo è il testo dell’intervento di Albertina Soliani in occasione della presentazione del volume “In difesa dello Stato, al servizio del Paese” di Giuseppe Amari. Tina Anselmi è arrivata a presiedere la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Loggia P2 nel 1981 nel momento del più alto attacco alle istituzioni democratiche da parte dell’organizzazione segreta guidata da Licio Gelli. La donna più amata dall’Italia democratica ha poi pagato a caro prezzo il suo impegno per la salvaguardia di quanto di più prezioso vi era nella vita del Paese: la democrazia.
Gli «Erasmiani»In occasione della presentazione del volume, curato da Giuseppe Amari per conto della Cgil e della Fondazione Di Vittorio, Epifani ricorda i protagonisti del volume come “Erasmiani”, ovvero coloro che, secondo Ralph Dahrendorf, si opposero con il pensiero ma anche con l’azione, se necessaria, ai vari totalitarismi e in difesa della libertà, pagando spesso di persona con l’isolamento e non di rado con la loro stessa vita. Le persone ricordate combatterono contro un perverso intreccio politico, affaristico, criminale che faceva riferimento al bancarottiere Sindona e a Licio Gelli.
Guglielmo. Epifani
In occasione della presentazione del volume, curato da Giuseppe Amari per conto della Cgil e della Fondazione Di Vittorio, Epifani ricorda i protagonisti del volume come “Erasmiani”, ovvero coloro che, secondo Ralph Dahrendorf, si opposero con il pensiero ma anche con l’azione, se necessaria, ai vari totalitarismi e in difesa della libertà, pagando spesso di persona con l’isolamento e non di rado con la loro stessa vita. Le persone ricordate combatterono contro un perverso intreccio politico, affaristico, criminale che faceva riferimento al bancarottiere Sindona e a Licio Gelli.
IntroduzioneIl contributo presente in appendice è estratto dal volume di Giuseppe Amari (a cura di) "In difesa dello Stato, al servizio del paese. La battaglia di Giorgio Ambrosoli, Paolo Baffi, Silvio Novembre, Mario Sarcinelli e di Tina Anselmi, Ediesse, Roma, 2010.
Massimo Riva
Il contributo presente in appendice è estratto dal volume di Giuseppe Amari (a cura di) "In difesa dello Stato, al servizio del paese. La battaglia di Giorgio Ambrosoli, Paolo Baffi, Silvio Novembre, Mario Sarcinelli e di Tina Anselmi, Ediesse, Roma, 2010.
PostfazioneIl contributo presente in appendice è estratto dal volume di Giuseppe Amari (a cura di) "In difesa dello Stato, al servizio del paese. La battaglia di Giorgio Ambrosoli, Paolo Baffi, Silvio Novembre, Mario Sarcinelli e di Tina Anselmi, Ediesse, Roma, 2010.
Stefano Rodotà
Il contributo presente in appendice è estratto dal volume di Giuseppe Amari (a cura di) "In difesa dello Stato, al servizio del paese. La battaglia di Giorgio Ambrosoli, Paolo Baffi, Silvio Novembre, Mario Sarcinelli e di Tina Anselmi, Ediesse, Roma, 2010.
Una lettura originale dei capitalismi contemporaneiL’articolo discute il volume di Wolfgang Streeck Re-Forming Capitalism. Institutional Change in the German Political Economy.
Vando Borghi.
L’articolo discute il volume di Wolfgang Streeck Re-Forming Capitalism. Institutional Change in the German Political Economy.
Forme e riforme del capitalismoL’articolo discute il volume di Streeck, "Re-Forming Capitalism. Institutional Change in the German Political Economy". L’articolo descrive i contenuti del volume a partire dalla descrizione del mutamento in corso della regolazione istituzionale dell’economia tedesca per discutere le prospettive teoriche e di ricerca della sociologia economica contemporanea. Il mutamento in corso non rappresenta un semplice aggiustamento di un modello socio-economico, ma una profonda trasformazione.
Gabriele.Ballarino
L’articolo discute il volume di Streeck, "Re-Forming Capitalism. Institutional Change in the German Political Economy". L’articolo descrive i contenuti del volume a partire dalla descrizione del mutamento in corso della regolazione istituzionale dell’economia tedesca per discutere le prospettive teoriche e di ricerca della sociologia economica contemporanea. Il mutamento in corso non rappresenta un semplice aggiustamento di un modello socio-economico, ma una profonda trasformazione.
La Cisl di Guido BaglioniL'articolo raccoglie le riflessioni sul volume "La lunga marcia della Cisl" di Guido Baglioni edito da Il Mulino nel 2011.
Aris Accornero
L'articolo raccoglie le riflessioni sul volume "La lunga marcia della Cisl" di Guido Baglioni edito da Il Mulino nel 2011.
Un cammino ancora vitaleL'articolo discute su il volume "La lunga marcia della Cisl" di Guido Baglioni edito da Il Mulino nel 2011.
Pietro Merli Brandini
L'articolo discute su il volume "La lunga marcia della Cisl" di Guido Baglioni edito da Il Mulino nel 2011.
Le culture sindacali nella storia d'ItaliaIl saggio analizza il pluralismo delle culture sindacali nella storia dell’Italia repubblicana. Se la guerra fredda alimenta negli anni ’50 una profonda divisione ideologica tra i diversi modelli confederali, dal decennio successivo il miracolo economico facilita la contaminazione e il cammino unitario, specie in ambito industriale. Nell’ultimo trentennio la crisi del fordismo, la caduta dei partiti e gli effetti della globalizzazione colpiscono duramente i sindacati, impegnati in un costante e complesso processo di ridefinizione delle proprie identità e strategie.
Fabrizio Loreto
Il saggio analizza il pluralismo delle culture sindacali nella storia dell’Italia repubblicana. Se la guerra fredda alimenta negli anni ’50 una profonda divisione ideologica tra i diversi modelli confederali, dal decennio successivo il miracolo economico facilita la contaminazione e il cammino unitario, specie in ambito industriale. Nell’ultimo trentennio la crisi del fordismo, la caduta dei partiti e gli effetti della globalizzazione colpiscono duramente i sindacati, impegnati in un costante e complesso processo di ridefinizione delle proprie identità e strategie.
Percorsi storici e tendenze attuali del sindacalismo italianoDopo aver rilevato l’importanza di una prospettiva storica per comprendere le dinamiche della transizione socio-politica italiana in relazione agli orientamenti del movimento sindacale, l’intervento inserisce i percorsi storici dei sindacati italiani nel contesto dell’evoluzione del sindacalismo internazionale. Esaminate le ragioni che hanno frenato nel ‘900 una piena affermazione della soggettività sociale del sindacalismo confederale italiano, ci si sofferma sulle tendenze di un’associazione sindacale libera e responsabile in grado di partecipare alla governance socio – economica.
Andrea Ciampani
Dopo aver rilevato l’importanza di una prospettiva storica per comprendere le dinamiche della transizione socio-politica italiana in relazione agli orientamenti del movimento sindacale, l’intervento inserisce i percorsi storici dei sindacati italiani nel contesto dell’evoluzione del sindacalismo internazionale. Esaminate le ragioni che hanno frenato nel ‘900 una piena affermazione della soggettività sociale del sindacalismo confederale italiano, ci si sofferma sulle tendenze di un’associazione sindacale libera e responsabile in grado di partecipare alla governance socio – economica.
Strategie di regolazione transnazionale del lavoroTra le forme più significative di regolazione globale del diritto del lavoro sta emergendo e diffondendosi la pratica degli accordi transnazionali di gruppo e dei codici di condotta. Una forma autonoma di dialogo sociale, realizzata principalmente ma non solo, a livello europeo. Il ruolo dei CAE e delle federazioni sindacali internazionali di settore. Quale futuro per la regolazione del lavoro nella globalizzazione?Un'attenta disamina dei profili giuridici e politico-sindacali su un tema destinato ad assumere un ruolo sempre più cruciale nel sindacato di oggi e di domani.
Lidia Greco
Tra le forme più significative di regolazione globale del diritto del lavoro sta emergendo e diffondendosi la pratica degli accordi transnazionali di gruppo e dei codici di condotta. Una forma autonoma di dialogo sociale, realizzata principalmente ma non solo, a livello europeo. Il ruolo dei CAE e delle federazioni sindacali internazionali di settore. Quale futuro per la regolazione del lavoro nella globalizzazione?Un'attenta disamina dei profili giuridici e politico-sindacali su un tema destinato ad assumere un ruolo sempre più cruciale nel sindacato di oggi e di domani.
Per una riflessione sul nuovo modello del «progressismo conservatore» britannicoLa proposta del leader del partito conservatore e primo ministro britannico, David Cameron, di una “Big Society” si inserisce all’interno del più ampio dibattito internazionale sulla “trasformazione dello Stato sociale” e sulla riforma del welfare. Il saggio analizza i caratteri dell’attuale riforma della politica economica e sociale britannica e tenta di individuare i punti di continuità e rottura del progetto di costruzione di una “grande società” rispetto alla tradizione del conservatorismo progressista britannico, passando attraverso le grandi trasformazioni imposte da Margharet Thatcher.
Maria Paola_Del Rossi
La proposta del leader del partito conservatore e primo ministro britannico, David Cameron, di una “Big Society” si inserisce all’interno del più ampio dibattito internazionale sulla “trasformazione dello Stato sociale” e sulla riforma del welfare. Il saggio analizza i caratteri dell’attuale riforma della politica economica e sociale britannica e tenta di individuare i punti di continuità e rottura del progetto di costruzione di una “grande società” rispetto alla tradizione del conservatorismo progressista britannico, passando attraverso le grandi trasformazioni imposte da Margharet Thatcher.