
- Produttività e crescita
- Questione salariale
- Classificazioni professionali
Una nuova fase della concertazione. Intervista a Guglielmo EpifaniQuaderni: Sono stati mesi di importanti eventi per le organizzazioni sindacali: la nuova concertazione, una concertazione rivisitata e un accordo importante, poi validato da un referendum caratterizzato da un’ampia partecipazione. Si potrebbe partire da questo aspetto, dal lato sindacale della questione – poi magari allarghiamo il raggio del ragionamento – perché continua a esserci in alcuni settori politici e in una parte degli opinionisti l’aspettativa di dare una spallata al sindacato, considerato come un ostacolo al mutamento. Invece, ancora una volta –...
M. C.
Quaderni: Sono stati mesi di importanti eventi per le organizzazioni sindacali: la nuova concertazione, una concertazione rivisitata e un accordo importante, poi validato da un referendum caratterizzato da un’ampia partecipazione. Si potrebbe partire da questo aspetto, dal lato sindacale della questione – poi magari allarghiamo il raggio del ragionamento – perché continua a esserci in alcuni settori politici e in una parte degli opinionisti l’aspettativa di dare una spallata al sindacato, considerato come un ostacolo al mutamento. Invece, ancora una volta –...
Introduzione. Le basi di una nuova stagione di accordi sociali1. L’accordo dello scorso luglio tra governo e parti sociali ha segnato il ritorno sulla scena della concertazione sociale, che tanto aveva inciso nella regolazione economica italiana degli anni novanta. In quel periodo la concertazione – a partire dal protocollo «fondamentale» del luglio 1993 – è stata associata soprattutto alle politiche dei redditi, che già nel dopoguerra europeo erano state il teatro principale delle intese tra istituzioni pubbliche e grandi organizzazioni di rappresentanza sociale. Questa materia – quasi mai da sola, ma in modo ricorrente –...
Mimmo. Carrieri
1. L’accordo dello scorso luglio tra governo e parti sociali ha segnato il ritorno sulla scena della concertazione sociale, che tanto aveva inciso nella regolazione economica italiana degli anni novanta. In quel periodo la concertazione – a partire dal protocollo «fondamentale» del luglio 1993 – è stata associata soprattutto alle politiche dei redditi, che già nel dopoguerra europeo erano state il teatro principale delle intese tra istituzioni pubbliche e grandi organizzazioni di rappresentanza sociale. Questa materia – quasi mai da sola, ma in modo ricorrente –...
Il crollo della produttività in Italia. Le mancate complementarità tra nuove tecnologie, cambiamenti organizzativi e coinvolgimento dei lavoratoriIl tema della produttività nel nostro paese non sembra più di tanto al centro dell’attenzione né dell’analisi economica né delle Autorità della politica economica, né tanto meno dei commentatori delle politiche pubbliche. Ci si limita a richiamarlo, a evocarlo, a citarlo, ma senza che traspaia (salvo poche eccezioni) la consapevolezza che si tratti di un problema risolutivo per la vita economica e lo sviluppo civile del paese1. Eppure la produttività dovrebbe essere l’argomento chiave dell’analisi economica e delle politiche. ...
Riccardo Leoni
Il tema della produttività nel nostro paese non sembra più di tanto al centro dell’attenzione né dell’analisi economica né delle Autorità della politica economica, né tanto meno dei commentatori delle politiche pubbliche. Ci si limita a richiamarlo, a evocarlo, a citarlo, ma senza che traspaia (salvo poche eccezioni) la consapevolezza che si tratti di un problema risolutivo per la vita economica e lo sviluppo civile del paese1. Eppure la produttività dovrebbe essere l’argomento chiave dell’analisi economica e delle politiche. ...
Il nodo della produttività e il patto socialeDa ormai molti anni l’economia italiana stenta a crescere. Il problema, periodicamente segnalato dal governatore della Banca d’Italia, rimbalza con enfasi varia sulle pagine dei giornali, nei programmi televisivi, nei rapporti delle agenzie tecniche, nei documenti delle parti sociali. All’idea che l’economia non cresca il paese sembra, però, indifferente. ...
Leonello Tronti.
Da ormai molti anni l’economia italiana stenta a crescere. Il problema, periodicamente segnalato dal governatore della Banca d’Italia, rimbalza con enfasi varia sulle pagine dei giornali, nei programmi televisivi, nei rapporti delle agenzie tecniche, nei documenti delle parti sociali. All’idea che l’economia non cresca il paese sembra, però, indifferente. ...
Impresa, innovazione, relazioni industriali nei sistemi locali regionaliNegli ultimi vent’anni l’economia dei principali paesi industrializzati è stata attraversata da una molteplicità di fenomeni innovativi. Le caratteristiche distintive dei processi cui si è assistito più recentemente sono almeno tre: il ruolo prevalente della conoscenza incorporata in capitale materiale e immateriale, l’associarsi dei cambiamentiorganizzativi ai cambiamenti tecnologici incorporati in beni strumentali; la pervasività in contesti locali e globali del fenomeno innovativo declinato in termini tecno-organizzativi. ...
Paolo Pini.
Negli ultimi vent’anni l’economia dei principali paesi industrializzati è stata attraversata da una molteplicità di fenomeni innovativi. Le caratteristiche distintive dei processi cui si è assistito più recentemente sono almeno tre: il ruolo prevalente della conoscenza incorporata in capitale materiale e immateriale, l’associarsi dei cambiamentiorganizzativi ai cambiamenti tecnologici incorporati in beni strumentali; la pervasività in contesti locali e globali del fenomeno innovativo declinato in termini tecno-organizzativi. ...
La questione salarialeSono ormai sei anni e tre volumi che ci occupiamo della «questione salariale», in particolare di retribuzioni, inflazione e produttività. Il 2 gennaio del 2004 il quotidiano La Repubblica mise in prima pagina il tema dei salari in Italia, evidenziando i principali numeri del nostro rapporto di ricerca. Torniamo quindi a riaffrontarlo nel quadro di un patto per la produttività al termine di un percorso di concertazione tra le parti sociali e il governo, culminato nella sigla del Protocollo sul welfare del 23 luglio 2007. ...
Agostino .Megale
Sono ormai sei anni e tre volumi che ci occupiamo della «questione salariale», in particolare di retribuzioni, inflazione e produttività. Il 2 gennaio del 2004 il quotidiano La Repubblica mise in prima pagina il tema dei salari in Italia, evidenziando i principali numeri del nostro rapporto di ricerca. Torniamo quindi a riaffrontarlo nel quadro di un patto per la produttività al termine di un percorso di concertazione tra le parti sociali e il governo, culminato nella sigla del Protocollo sul welfare del 23 luglio 2007. ...
Per un nuovo patto sociale sulla produttività e la crescitaPensare a un nuovo patto sociale tra imprese, organizzazioni sindacali e governo, dopo le deludenti inadempienze di alcuni attori nel corso dell’ultimo quinquennio, potrebbe apparire un esercizio sterile, un «presupposto di scuola», un fatto estemporaneo. Eppure tre grandi elementi, che caratterizzano le economie europee (il crescente peso della spesa pubblica, un processo di globalizzazione in continua espansione e un ruolo pervasivo della «conoscenza»), impongono un’approfondita riflessione sui meccanismi di funzionamento e di governo dei moderni sistemi economici,...
Pensare a un nuovo patto sociale tra imprese, organizzazioni sindacali e governo, dopo le deludenti inadempienze di alcuni attori nel corso dell’ultimo quinquennio, potrebbe apparire un esercizio sterile, un «presupposto di scuola», un fatto estemporaneo. Eppure tre grandi elementi, che caratterizzano le economie europee (il crescente peso della spesa pubblica, un processo di globalizzazione in continua espansione e un ruolo pervasivo della «conoscenza»), impongono un’approfondita riflessione sui meccanismi di funzionamento e di governo dei moderni sistemi economici,...
L’attraversamento dei confini nella teoria socialeAvvicinarsi al tema dei confini è spesso un rischio. Anche volendo contenere la propria ricerca all’interno di un campo d’analisi specifico si devono fare i conti con l’insidiosa polisemia di questo termine-concetto. Ogni approccio non può trascurare il fatto che sono ambiti del sapere assai distanti che vengono chiamati in causa (geografico, storico, sociologico, giuridico, antropologico, psicologico); ambiti che bisogna saper governare, pur mantenendo salda la specificità del proprio approccio disciplinare. ...
Paolo Marchetti
Avvicinarsi al tema dei confini è spesso un rischio. Anche volendo contenere la propria ricerca all’interno di un campo d’analisi specifico si devono fare i conti con l’insidiosa polisemia di questo termine-concetto. Ogni approccio non può trascurare il fatto che sono ambiti del sapere assai distanti che vengono chiamati in causa (geografico, storico, sociologico, giuridico, antropologico, psicologico); ambiti che bisogna saper governare, pur mantenendo salda la specificità del proprio approccio disciplinare. ...
Quando i confini diventano una metafora dell’azione socialeCon Tracciare confini (2006) Gian Primo Cella lascia il porto tranquillo della sociologia economica, del lavoro e delle relazioni industriali e affronta il «mare aperto» della teoria sociale1. Ormai tali «scorrerie» cominciano a essere abbastanza frequenti – si pensi a Le tre forme dello scambio. Reciprocità, politica, mercato a partire da Karl Polanyi (1997) – al punto da indurci a chiedere se quel porto sia stato abbandonato definitivamente. È come se quei confini, tutto sommato coccolati nel corso di questo libro, Cella provasse ad abbatterli nei rapporti della sociologia...
Lorenzo Speranza
Con Tracciare confini (2006) Gian Primo Cella lascia il porto tranquillo della sociologia economica, del lavoro e delle relazioni industriali e affronta il «mare aperto» della teoria sociale1. Ormai tali «scorrerie» cominciano a essere abbastanza frequenti – si pensi a Le tre forme dello scambio. Reciprocità, politica, mercato a partire da Karl Polanyi (1997) – al punto da indurci a chiedere se quel porto sia stato abbandonato definitivamente. È come se quei confini, tutto sommato coccolati nel corso di questo libro, Cella provasse ad abbatterli nei rapporti della sociologia...
Immigrazione italiana e movimento operaio a San Paolo. Un bilancio storiograficoI lavoratori italiani immigrati a San Paolo sono stati oggetto di ricerche storiche e sociologiche tra le più diverse sin dagli anni cinquanta del Novecento, mentre un nuovo flusso migratorio dall’Italia verso il Brasile veniva temporaneamente riattivato nell’ambito del Cime e a San Paolo era aperta la prima sede del patronato Inca della Cgil. Il numero delle opere che hanno affrontato i vari temi legati all’esperienza migratoria dei lavoratori italiani in Brasile, tuttavia, è sempre stato oscurato o surclassato quantitativamente da quello dei lavori dedicati ai compatrioti emigrati...
Luigi Biondi
I lavoratori italiani immigrati a San Paolo sono stati oggetto di ricerche storiche e sociologiche tra le più diverse sin dagli anni cinquanta del Novecento, mentre un nuovo flusso migratorio dall’Italia verso il Brasile veniva temporaneamente riattivato nell’ambito del Cime e a San Paolo era aperta la prima sede del patronato Inca della Cgil. Il numero delle opere che hanno affrontato i vari temi legati all’esperienza migratoria dei lavoratori italiani in Brasile, tuttavia, è sempre stato oscurato o surclassato quantitativamente da quello dei lavori dedicati ai compatrioti emigrati...
Organizzazione del lavoro e classificazione professionale tra ideologie giuridiche e iniziativa sindacaleIl debito del prestatore di lavoro, ossia il contenuto dell’attività lavorativa e le sue caratteristiche, rappresenta da sempre un nodo centrale della riflessione giuslavoristica, oltre a essere il cuore di molte rivendicazioni di natura strettamente sindacale, in particolare quelle che mirano a modificare direttamente o indirettamente l’organizzazione del lavoro. Infatti l’incidenza del potere datoriale, la sua pervasività da una parte, e l’autonomia dei lavoratori dall’altra, cioè il grado della loro libertà, si misurano in relazione all’oggetto della prestazione e alle modalità...
Francesco Sinopoli
Il debito del prestatore di lavoro, ossia il contenuto dell’attività lavorativa e le sue caratteristiche, rappresenta da sempre un nodo centrale della riflessione giuslavoristica, oltre a essere il cuore di molte rivendicazioni di natura strettamente sindacale, in particolare quelle che mirano a modificare direttamente o indirettamente l’organizzazione del lavoro. Infatti l’incidenza del potere datoriale, la sua pervasività da una parte, e l’autonomia dei lavoratori dall’altra, cioè il grado della loro libertà, si misurano in relazione all’oggetto della prestazione e alle modalità...
Movimento alterglobal e nuove forme di conflittualitàNel corso dell’ultimo decennio si è imposto all’attenzione mediatica mondiale un movimento di opposizione alla globalizzazione neoliberista determinato a mettere in discussione il dominio delle elite politiche, finanziarie e culturali vigenti proponendo, attraverso un insieme d’iniziative differenziate a livello locale quanto globale, un modello alternativo di globalizzazione, nella convinzione che «un mondo diverso è possibile». ...
Emanuele Toscano
Nel corso dell’ultimo decennio si è imposto all’attenzione mediatica mondiale un movimento di opposizione alla globalizzazione neoliberista determinato a mettere in discussione il dominio delle elite politiche, finanziarie e culturali vigenti proponendo, attraverso un insieme d’iniziative differenziate a livello locale quanto globale, un modello alternativo di globalizzazione, nella convinzione che «un mondo diverso è possibile». ...