
- La rappresentatività sindacale a dieci anni dal Testo Unico
- Sindacato e iscritti: la Camera del Lavoro di Milano
- Lavoro e insicurezza in una società divisa
Le associazioni di rappresentanza datoriali tra misurazione della rappresentanza, nuove sfide e vecchi dilemmi. Introduzione
Paolo Feltrin, Micaela Vitaletti
L’associazionismo datoriale in Europa
EMPOLOYERS’ ASSOCIATIONS IN EUROPE
Le pressioni per la de-regolazione e per una maggiore flessibilità che la crescente interconnessione economica internaziona-le ha innescato, necessitano di una riflessione sulle azioni e strategie degli attori sociali. Tra questi le associazioni degli imprenditori che non sempre attraggono l’attenzione degli studiosi di relazioni industriali. Gli ambiti tradizionali di azione di queste associazioni sono mutati in maniera differente tra i vari paesi Europei. Schmitter e Streeck (1999) mo-strano come il ruolo delle associazioni dei datori di lavoro sia modellato da due logiche compresenti, «appartenenza» e «influenza». In questo articolo esploreremo come le associazioni datoriali europee si muovono, e si adattano ai mutamenti sociali ed economici, all’interno di queste due logiche. Il principale elemento che emerge dalla disamina è che le differenze tra i paesi persistono all’interno però di un generale allargamento dei confini della rappresentanza.
ENGLISH - The pressures for de-regulation and greater flexibility that the growing international economic interconnection has trig-gered, require analysis on the actions and strategies of social actors. These include employers’ associations not often consid-ered in Industrial Relations literature. The traditional areas of action of these associations have changed differently be-tween the various European countries. Schmitter and Streeck (1999) show how the role of employers’ associations is shaped by two co-present logics, «membership» and «influence». In this article we will explore how European employers’ associations move, and adapt to social and economic changes, within these two logics. The main element emerging here is that the differences between countries persist, however, within a general widening of the boundaries of representation.
Sabrina Colombo
Associazionismo datoriale e contrattazione collettiva: due facce di una stessa medaglia?
EMPLOYER ASSOCIATIONS AND COLLECTIVE BARGAINING: TWO SIDES OF THE SAME COIN?
Obiettivo di questo articolo è verificare se associazionismo e contrattazione continuino a essere le facce di una stessa medaglia ovvero se continui a verificarsi la tradizionale coincidenza tra la scelta di iscriversi ad una associazione di categoria e quella di applicare un contratto collettivo, in particolare settoriale. A partire da un recente lavoro svolto per le imprese tedesche, dopo aver inquadrato la questione in letteratura e utilizzando il ricco set di variabili misurate a livello di impresa dell’indagine Ril-Inapp, stimiamo quale tipo di relazione esiste tra le caratteristiche d’impresa e la probabilità che la stessa impresa sia contemporaneamente associata e applichi la contrattazione collettiva.
ENGLISH - The aim of this paper is to verify whether EAs membership and collective bargaining continue to be two sides of the same coin, i.e., whether the traditional coincidence between the choice to be an EAs member and of applying a collective agreement, in particular at sectoral level, continues to occur. On the base of a recent paper proposed for German firms, after a literature review and using the rich set of information provided by the Ril-Inapp survey, we estimate the relationship between firm’s characteristics and the probability that a firm is simultaneously member of EA and applies collective bargaining.
Irene Brunetti, Manuel Marocco
Il costo del volontarismo negoziale. (Mancata) misurazione della rappresentatività datoriale e dumping contrattuale
THE COST OF VOLUNTARISM. (LACK OF) MEASUREMENT OF THE EMPLOYER REPRESENTATIVENESS AND CONTRACTUAL DUMPING
Il contributo analizza le connessioni tra mancata misurazione della rappresentanza datoriale e dumping contrat-tuale. Dopo aver rilevato che, lungi dal potersi descrivere come episodici effetti collaterali del volontarismo contrat-tuale, le possibilità di moltiplicazione (e shopping) negoziale sembrano ormai costituirne i principali elementi di appeal, l’A. si sofferma sull’alternativa tra criteri qualitativi e quantitativi di misurazione della rappresentanza datoriale. Nella parte conclusiva della trattazione, l’analisi verte anche sul costo «economico» del dumping contrattuale e in particolare sulle sue connessioni con il tema del lavoro povero o sotto-remunerato – connessioni ri-enfatizzate nel dibattito a margine dell’adozione della Direttiva dell’Ue su salari minimi adeguati e, da ultimo, nel dibattito in corso, nell’ordinamento interno, sulla possibile adozione di strumenti legali di tutela dei minimi salariali.
ENGLISH - The paper analyses the connections between the lack of measurement of employer representation and contractual dumping. After having noted that, far from being episodic side effects of voluntarism, the possibilities of «law shop-ping» now seem to constitute its most appealing features, the Author focuses on the alternative between qualitative and quantitative criteria for measuring employer representativeness. In the paper’s final part, the analysis focuses on the «economic» cost of contractual dumping and, in particular, on its connections with the issue of low-wage work. These connections were re-emphasized in the debate on the adop-tion of the EU Directive on adequate minimum wages and, lastly, at national level, in the ongoing debate on the possible introduction of a legislation on minimum wages.
Veronica Papa
La rappresentatività sindacale «qualificata» oggi. Il T.U. del 2014 alle soglie dei dieci anni
«QUALIFIED» TRADE UNION REPRESENTATION. THE 2014 TU REPRESENTATION ON THE THRESHOLD OF TEN YEARS
L’articolo dopo aver inquadrato la nozione funzionale di rappresentatività sindacale qualificata analizza l’evoluzione dell’ordinamento intersindacale in materia di regole pattizie di misurazione della rappresentatività sindacale e datoriale. In particolare, l’Autore si sofferma sul sistema di regole di qualificazione della rappresentatività sindacale poste dal Te-sto Unico sulla rappresentanza del 2014, mettendo in luce punti di novità ma anche di debolezza dell’intesa. L’articolo prosegue illustrando i più recenti tentativi evoluzione e implementazione del sistema operati dall’Accordo interconfederale del 2017 e dal Patto della Fabbrica 2018. L’articolo si conclude con la constatazione della non rinviabilità di un inter-vento eteronomo di sostegno che incarichi le maggiori confederazioni sindacali e datoriali di disegnare gli ambiti di misu-razione (i cd. «perimetri») e gli indici quantitativi di rappresentatività sindacale e datoriale da recepire poi in legge.
ENGLISH - After framing the functional notion of qualified union representativeness, the article analyzes the evolution of the inter-union system in terms of measuring union and employer representativeness established by the social partners at the in-ter-confederation level. In particular, the Author dwells on the system of rules for qualifying trade union representation established by the 2014 TU on Representation, highlighting the novelty and weaknesses of the agreement. The article goes on to illustrate the most recent attempts to implement the system brought about by the 2017 Interconfederal Agreement and the 2018 Factory Pact. The article concludes with the hope that the legislator will intervene to ap-point the major workers’ and employers’ confederations to establish the measurement areas (the so-called «perimeters») and the quantitative representativeness indices to be transposed into law.
Michele Forlivesi
Il ruolo del Cnel nella codifica dei contratti per i fini della loro validità
BRIEF ON THE ITALIAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE (CNEL)
AND ITS POWER TO SELECT THE NATIONAL COLLECTIVE BARGAINING AGREEMENTS FOR SOCIAL SECURITY AND LABOR MARKET INCENTIVES PURPOSES
Il contributo presenta un’analisi dell’attuale situazione italiana che concerne il pluralismo contrattuale collettivo, proponendo una serie di riflessioni su come, a legislazione invariata, il Cnel possa esercitare il potere di selezionare Ccnl per fini di certezza pubblica. Il che determinerebbe una razionalizzazione del sistema di relazioni industriali che è prodromica a qualsiasi altra misura, anche riferita all’introduzione eventuale del salario minimo legale.
ENGLISH - The essay is aimed at presenting the current chaotic Italian situation concerning the National Collective Bargain-ing Agreements. It is proposed a variety of legal tools that, empowering the Italian Social and Economic Commit-tee (Cnel), reduce the misuse and the frauds of the social security contributions parameters arising from the possibil-ity to select the less protective National Collective Bargaining Agreements.
Michele Faioli
L’accertamento della rappresentatività datoriale. Il decennio della legge francese
THE REPRESENTATION OF EMPLOYERS’ ASSOCIATIONS.
THE FRENCH LAW AFTER TEN YEARS
L’autrice si sofferma sui criteri adottati dall’ordinamento francese per selezionare le organizzazioni dei datori di lavoro che possono costituire occasioni di riflessione anche nel nostro ordinamento, evidenziando l’importanza non soltanto dei criteri quantitativi, ma soprattutto di quelli volti ad accertare l’autonomia dell’organizzazione secondo un principio di trasparenza.
ENGLISH - The Author deals with the representation of employers’ associations and analyses the criteria provided for by the French Law with a view to understand its possible introduction also in the Italian law. A particular focus is de-voted to those elements that, besides the «quantitative criteria», verify the autonomy of the organization according to a principle of transparency.
Micaela Vitaletti
Gli iscritti alla Camera del Lavoro di Milano: sindacato, politica, cultura
Massimo Bonini, Mario Sai
Orientamenti, pratiche ed aspettative dei lavoratori sindacalizzati
PARTICIPATION AND POLITICAL AND SOCIAL ORIENTATIONS OF MEMBERS
OF THE MILAN METROPOLITAN CHAMBER OF LABOR
In un contesto politico e sociale in buona parte dominato dalle idee e dai valori di centrodestra possono assumere grande importanza il ruolo della Cgil e dei suoi iscritti. La ricerca sui tesserati alla Camera del Lavoro di Milano ha messo in evidenza gli orientamenti condivisi e le pratiche più diffuse. È quasi unanime la richiesta di misure per ridimensionare le differenze di reddito fra i cittadini e l’impegno per un ruolo più importante delle donne nella politica. Vengono d’altra largamente rifiutati i pregiudizi diffusi contro gli immigrati, riconoscendo il loro contributo per l’economia italiana. Questi orientamenti si ricollegano spesso con una personale identificazione rispetto alla sinistra. La maggioranza dei lavoratori tesserati attiva in diverse occasioni contatti diretti con il sindacato, in particolare quando emergono problemi relativi al proprio lavoro. Ed è elevata la disponibilità a partecipare alle iniziative e al-le mobilitazioni sindacali. I pensionati tesserati condividono orientamenti sociali e politici ricollegabili alla tradizione della Cgil, anche se ov-viamente è più limitata la loro partecipazione attiva. Esiste però un’area minoritaria di iscritti, composta soprattutto dagli operai più giovani, che attribuiscono importanza so-prattutto al livello troppo basso dei salari. Questi tesserati sono probabilmente influenzati dalle idee più diffuse nell’opi-nione pubblica su temi come la crescita dell’immigrazione e la criminalità. Può essere perciò molto importante per la Cgil impegnarsi per coinvolgere in particolare i tesserati più giovani e meno istruiti nelle iniziative e nelle mobilitazioni.
ENGLISH - In a political and social context largely dominated by centre-right ideas and values, the role of the Cgil and its members can assume great importance. Research on members of the Milan Chamber of Labor has highlighted the shared orientations and most widespread practices. The request for measures to reduce income differences between citizens and the commitment to a more important role for women in politics is almost unanimous. On the other hand, widespread prejudices against immigrants are widely rejected, recognizing their contribution to the Italian economy. These orientations are often linked to a per-sonal identification with the left. The majority of registered workers activate direct contact with the union on several occasions, in particular when prob-lems relating to their work emerge. And the willingness to participate in union initiatives and mobilizations is high. The registered pensioners share social and political orientations that can be linked to the tradition of the Cgil, even if their active participation is obviously more limited, However, there is a minority area of members, made up above all of younger workers, who attach importance above all to the too low level of wages. These members are probably influenced by the most widespread ideas in public opinion on issues such as the growth of immigration and crime. It may therefore be very important for the Cgil to commit itself to involving younger and less educated members in particular in initiatives and mobilisations.
Roberto Biorcio
Ascesa e declino del sindacalismo metropolitano. E dopo?
THE RISE AND DECLINE OF METROPOLITAN TRADE UNIONISM. AND AFTERWARDS?
Il sindacato è in difficoltà in tutte le grandi città, nonostante le aree metropolitane fossero state il motore della ri-presa della sindacalizzazione a fine anni sessanta e negli anni settanta, ma anche nonostante esse siano al centro delle grandi trasformazioni economiche e sociali contemporanee. Il sondaggio di Biorcio sugli orientamenti politici degli iscritti alla Camera del lavoro di Milano ci aiuta capire alcune delle ragioni di questo impasse, a partire da una composizione degli iscritti e dai loro orientamenti politici forse troppo distanti dall’universo che si vorrebbe rappresentare. Il confronto con quanto avvenuto nelle province medie e piccole del Centro-nord suggerisce una possibile risposta in chiave di sistema di offerta sindacale e di strumenti organizzativi di presenza sul territorio che sono stati sperimentati per dare risposta alla domanda su come si esercita concretamente la tutela dei lavoratori e dei cittadini.
ENGLISH - The trade union is in difficulty in all the large cities, despite the fact that metropolitan areas were the driving be-hind the revival of unionisation in the late 1960s and 1970s, but also despite the fact that they are at the centre of major contemporary economic and social transformations. Biorcio’s survey on the political orientations in Milan Chamber of Labour’s membership helps us to understand some of the reasons for this impasse, starting with the composition of the members and their political orientations, which are perhaps too distant from the universe they would like to represent. The comparison with what has happened in the small and medium-sized provinces of the Centre-North Italy suggests a possible response in terms of the system of trade union offerings and organisational tools of territorial presence that have been experimented to answer the question of how the protection of workers and citizens is concretely exercised.
Paolo Feltrin
I gruppi dirigenti veneti nel fuoco dello scontro tra sostenitori della grande impresa e fautori del radicamento territoriale
Carlo Ghezzi