QRS N. 2/2009
Aprile-Giugno 2009
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Descrizione
  • Tra radici e nuova identità sindacale
  • Salari e contratti dopo l'Accordo separato
  • Un modello che limita la contrattazione
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TEMA 1 - Costituzione e lavoro. Tra radici e nuova identità sindacale
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Presentazione. All'origine di un progetto di formazione
Guglielmo. Epifani

Il Segreteriio Generale della CGIL presenta il significato che la confederazione intende attribuire al "Progetto Ventimila", per la messa in formazione dei nuovi quadri intermedi, nella prospettiva di un nuovo insediamento sociale del sindacato.

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Introduzione. Linee per una riflessione culturale
Saul Meghnagi

Il documento della Conferenza di organizzazione della CGIL si sofferma sulla formazione sindacale in diversi punti, dedicando al tema uno specifico capitolo. Si sottolinea che "i grandi mutamenti avvenuti richiedono conoscenza e nuove competenze, per cui è necessario adeguare la formazione alle esigenze del nuovo contesto". La formazione deve servire a garantire l’elaborazione e lo sviluppo di un sapere antico che guidi l'azione sindacale. L’insieme dei saggi raccolti nella rivista costituisce parte del supporto culturale al progetto oggi in corso.

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I valori di un'organizzazione di rappresentanza
Enrico Panini

Un'analisi testuale intorno all'indentità e al programma della CGIL, a partire dal suo Statuto e da altri documenti della Confederazione.

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Democrazia e diritti nella formazione dei quadri sindacali
Adolfo Braga.

Una disamina del rinnovato impegno col quale la CGIL ha posto la formazione sidnacale al centro del proprio progetto di reinsediamento sociale.

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Identità, memoria e storia
David Bidussa

Il valore della memoria nella costituzione dell'identià di una organizzazione sindacale come la CGIL

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Costituzione e lavori
Mario Giovanni Garofalo

Il superamento del taylorismo mette in mora un diritto del lavoro fatto a misura del lavoro operaio nella grande fabbrica e sembra lasciarlo disarmato rispetto alla moltiplicazione delle forme giuridiche con le quali l’organizzazione produttiva si procura il lavoro vivo di cui ha bisogno. L’A. si interroga su quello che ha da dire in proposito la Costituzione italiana del 1948.

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La dignità del lavoro nei percorsi del sindacato
Adolfo. Pepe

Una riflessione in chiave storica dell'identità attuale della CGIL

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Lavoro e sindacato oggi: specificità e relazioni
Ida. Regalia

Questo contributo, che fa ampiamente riferimento a alcune parti di uno studio in corso di pubblicazione presso Ediesse (Quale rappresentanza. Dinamiche e tendenze del sindacato in Italia), sottolinea le profonde trasformazioni per cui rispetto a un tempo il lavoro si è andato differenziando, scomponendo, disarticolando secondo linee molteplici di demarcazione. La riflessione si conclude con una valutazione dei pregi e dei limiti dei modi in cui il sindacato ha cercato di far fronte al mutamento e delle prospettive per una loro valorizzazione.

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L’immagine e la comunicazione del lavoro
Luigi Martini

TEMA 2 - Salari e contratti dopo l’Accordo quadro
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Accordo separato: quel modello limita la contrattazione
Susanna Camusso

Una disamina critica del recente accordo sul modello contrattuale, non siglato dalla CGIL.

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Una riforma incerta e non condivisa
Gian.Primo Cella

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Contrattazione e salari: i limiti dell'Accordo quadro
Davide Antonioli, Paolo Pini.

Una disamina degli effetti dell’Accordo Quadro separato su due temi fondamentali riguardanti le relazioni industriali: il modello contrattuale e la salvaguardia del potere d’acquisto dei salari. Su entrambi i fronti l’Accordo Quadro disattende le aspettative e lascia nodi irrisolti.

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Qualità e innovazione nella contrattazione. Come contrastare gli effetti negativi dell’Accordo separato
Riccardo Sanna

Dopo 15 anni la necessità di un aggiornamento delle regole di contrattazione appare necessaria, ma non può prescindere dal contesto economico in cui la crisi sta dilagando. L’Accordo quadro del 22 gennaio 2009 non mantiene quello stesso spirito “ciampiano” del 1993 e comporta un peggioramento del potere d’acquisto nei Contratti nazionali e della stessa contrattazione. Ma, soprattutto, l’Accordo “separato” rinuncia anche ad una effettiva estensione e qualificazione della contrattazione decentrata, quando proprio la crescita della produttività e la redistribuzione avrebbero dovuto ra

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Livelli e struttura della contrattazione collettiva in Italia
Guido Baglioni

Questo scritto si occupa dei livelli della contrattazioneche determinano il grado di centralizzazione del nostro sistema di relazioni industriali. Si analizzano i passaggi più rilevanti dall’accordo del 1993 a quello del 22 gennaio 2009. Si sottolinea l’opportunità di una maggiore distinzione fra tutela di base (1° livello) e tutela successiva (2° livello).

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Integrazione europea, contrattazione collettiva e moderazione salariale
Maarten Keune

Una ricognizione delle politiche contrattuali in Europa, nel segno di una pressocché generalizzata tendenza alla moderazione salariale.

FONDAZIONE GIUSEPPE DI VITTORIO
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Storie e speranze dopo il terremoto di Messina
Alessandra Mangano

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Ma cos’è questa crisi? L’Europa, il lavoro, l’impresa, la crescita
Vincenzo Moretti