L’ibridazione dei servizi di cura e le conseguenze sul lavoro. Il caso dei servizi per l’infanzia comunali
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Descrizione
Nei paesi europei severamente colpiti dalla crisi finanziaria, come l’Italia, le politiche di austerità hanno accelerato le tendenze, in atto da lungo tempo, alla privatizzazione dei servizi di cura. Tuttavia, nel caso dei servizi per l’infanzia comunali, l’opposizione diffusa all’abbandono della gestione diretta mediante esternalizzazione a soggetti terzi ha spinto un numero crescente di Comuni a trasferire i servizi a enti od organismi come «istituzioni», «aziende speciali » o «istituzioni». Queste organizzazioni si collocano a metà tra il settore pubblico e quello privato, in quanto sono controllate dagli enti locali ma godono spesso di strumenti gestionali che le avvicinano alle aziende private. Come mostra l’analisi dei casi studio, il passaggio frequente dai contratti collettivi di lavoro del settore pubblico a quelli del settore privato ha promosso la ricerca di soluzioni innovative, allo scopo di limitare sia il peggioramento del trattamento economico e normativo dei lavoratori legato al cambiamento nella regolazione contrattuale, sia i rischi che ciò può comportare in relazione alla qualità del servizio.
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