Copertina - Tav o No Tav: la sicurezza lavorativa in un contesto socialmente critico
Tav o No Tav: la sicurezza lavorativa in un contesto socialmente critico
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Descrizione
Il tema proposto dalla ricerca, di cui questo saggio è parte integrante, è relativo all’analisi comportamentale dei soggetti che svolgono lavori ad alto rischio in cantieri socialmente sensibili blindati – come quello dell’Alta Velocità della Val di Susa. Il saggio, oltre a far «conoscere» i lavoratori applicati nel cantiere, analizza sia il grado di relazioni esistenti con la popolazione della vallata, avversa all’opera, sia il rapporto con le forze dell’ordine e i media. Emerge ad esempio, una contrapposizione tra il valore attribuito all’opera dal movimento NoTav e quello dato dai lavoratori. In sintesi: il senso, il valore il contenuto per un’opera che la popolazione non vuole in quanto costosa, non utile e devastante per l’ambiente contrapposto alla necessità di reddito per i lavoratori applicati alla costruzione della Tav. Una contrapposizione che ha portato alla militarizzazione del cantiere, a militarizzare il lavoro. Il saggio cerca di rispondere anche a una domanda: perché nessuno parla di questi lavoratori? e anche: perché il loro silenzio? e come leggere la mancanza del racconto della comunità del lavoro del cantiere? Si può considerare il cantiere della Val di Susa simile ad altri cantieri edili e di conseguenza «chiuderlo e leggerlo» solamente nel perimetro contrattuale; oppure il cantiere Tav rappresenta un paradigma, quello dell’attuale sviluppo basato sulle grandi opere che divide l’opinione pubblica, e quindi si sta da una parte o dall’altra. Un vero conflitto pertanto che impedisce una possibile saldatura tra due diverse comunità.
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