Descrizione
Negli ultimi decenni le politiche di reddito minimo in Europa hanno cambiato poco a poco
la loro impostazione originaria. Nate nel secondo dopoguerra come strumenti passivi di protezione del reddito dei poveri, si sono evolute negli anni novanta in politiche di inclusione sociale, capaci di affiancare servizi di inserimento socio-lavorativo al trasferimento monetario,
fino a diventare negli ultimi anni vere e proprie politiche di attivazione dei beneficiari.
L’articolo prova a chiedersi se la recente influenza dell’approccio del Social Investment nelle
politiche sociali europee, sostenuta a livello comunitario, possa aver contribuito a intensificare
questa tendenza, oppure se sia il sentiero di policy intrapreso in ogni paese ad aver segnato
le singole traiettorie di trasformazione delle politiche di reddito minimo. L’analisi del
caso inglese, apripista dell’introduzione del reddito minimo e delle sue trasformazioni in Europa servirà per provare a rispondere a questi interrogativi.